FANZINE A CURA DELLE BRIGATE GIALLOBLU 1974 FERMANA - ANNO XII - NUMERO 1 - FERMANA-CASTELFIDARDO

COMUNICATO 1 SETTEMBRE 2008

Abbiamo voluto aspettare la fine dell’estate e l’ormai prossimo inizio di stagione per far sapere a tutti il nostro pensiero e la nostra presa di posizione riguardo a tutta la situazione creatasi in questi mesi attorno alla Fermana.

Dopo tante riunioni fatte e soprattutto dopo quasi 35 anni di attività Ultras a fianco dei canarini abbiamo deciso di continuare la sospensione totale di ogni forma di tifo e supporto e organizzato, già iniziata sin dalla penultima giornata del campionato scorso.

La decisione presa è sicuramente dolorosa per chi come noi ha seguito la Fermana ovunque e comunque e l’ha sempre sostenuta 7 giorni su 7, mettendo sempre il bene della maglia prima di ogni altra cosa.

Una scelta fatta per un grave motivo su cui non possiamo sorvolare: esso è costituito dal numero esagerato e spropositato di provvedimenti DASPO che hanno colpito il nostro gruppo nella stagione precedente, nella quale abbiamo più volte avvertito il fatto che non si poteva andare a giocare in trasferta in campetti dove c’era un’entrata unica o divisori con nastri di nylon ma chi doveva vigilare sull’ordine pubblico ha fatto orecchie da mercante, fregandosene delle nostre parole e addirittura – durante le partite casalinghe – facendo il contrario, ossia mettendo i tifosi ospiti insieme a quelli locali gialloblu.

Non possiamo più accettare questi comportamenti o il fatto che ogni volta che si andava in trasferta dovevamo subire ogni provocazione o insulto (sempre impuniti), quando ogni nostra risposta o reazione portava diffide o denunce nei nostri confronti.

Adesso che la squadra giocherà in un silenzio di tomba, con lo stesso numero di spettatori che fanno squadre di paesini con 3000 abitanti in tutto, senza tifo, senza cori, senza colori, senza bandiere, speriamo che qualcuno si decida ad aprire gli occhi  su questa situazione ormai insostenibile non solo per noi ma per tutti i tifosi della Fermana, gli stessi che ogni domenica che si avvicinano allo stadio per vedere la partita e devono esibire i documenti di identità per entrare.

Ora ci pensi a colorare lo stadio chi è arrivato qui senza minimamente conoscere la nostra realtà, sparando giudizi e provvedimenti senza sapere nulla di Fermo, la Fermana e il suo tifo, tanto da pensare – e questo è episodio vero – che gli insulti a Battaglioni fossero insulti ai battaglioni di Polizia!!

Con questa presa di posizione vogliamo far capire a tutti che sarebbe meglio pensare ai veri delinquenti che ci sono in città e soprattutto come fermare i veri delinquenti, non ragazzi normalissimi – e come tali conosciuti in tutta Fermo – che vogliono tifare la loro squadra liberamente.

Con questa decisione però non si senta libera la Società di proseguire con sconcertanti atteggiamenti che, dopo il fallimento dello scorso anno, hanno rischiato di far scomparire anche il glorioso nome Fermana e, ad oggi, di far svendere una tradizione decennale di calcio a Fermo permettendo ad un’altra squadra di C2 di prendere il posto alla domenica della squadra gialloblu, relegata di sabato pomeriggio come mai e poi mai era accaduto nella storia fermana.

Concludiamo col dire che ci siamo ancora, con più voglia di sempre, fieri di essere ultras, orgogliosi di essere fermani, per difendere i nostri ideali…

…X NOI, X LA MAGLIA, X LA CITTA’…BRIGATE GIALLOBLU 1974 FERMANA


Questo è il comunicato reale che le Brigate Gialloblu 1974 hanno scritto ed inviato alle redazioni dei giornali locali; naturalmente in stampa è andato tutt’altro, visto che è stato più volte tagliato perché ovviamente la verità da fastidio a qualcuno.

Il gruppo comunque resta attivissimo fuori dal campo, sito internet sempre aggiornato, consuete riunioni settimanali, produzione del nuovo materiale sempre attiva con l’arrivo a breve delle nuove stupende t-shirt. Il tesseramento è già iniziato, la tessera costa 5 euro; naturalmente il ricavato andrà a finanziare sia la produzione del materiale in arrivo che le spese legali x i ragazzi diffidati.