FANZINE A CURA DELLE BRIGATE GIALLOBLU 1974 FERMANA - ANNO 1

 

TUTTI AD ASCOLI!!!

 

Le ultime due settimane sono trascorse all’insegna di roventi polemiche per ciò che riguarda la vita di curva, polemiche che, per certi versi, sono state notevolmente ricomposte dalla riunione, tenutasi giovedì 2 ottobre al circolo Canarino, tra le Brigate Gialloblu ed i Club organizzati. L’argomento principale di tale riunione (da noi fortemente voluta) è stato quello della convivenza, all’interno della Curva Ovest, tra gli ultras, i vari club ed i singoli spettatori. Come prima cosa abbiamo caldeggiato un ricompattamento tra le varie schiere di tifosi ed una convergenza anche di tipo economico, sulle iniziative da prendere, in primis l’allestimento delle coreografie domenicali. Quindi abbiamo ritenuto far presente che la curva è tradizionalmente il settore più caldo e colorato dello stadio, il ritrovo per eccellenza degli ultras e che,di conseguenza, lo spettatore neutrale che decide di seguire la partita dalla curva non potrà lamentarsi per il continuo sventolio di bandiere o per l’accensione di fiaccole o fumogeni, se non correndo il rischio che si scatenino feroci liti come in occasione della partita con il Savoia. Facciamo anzi presente che sta per essere ultimato un imponente quantitativo di bandiere giganti di cui faremo sfoggio ben presto e che tali vessilli saranno sventolati come e quando vorremo. Un’altra nota piuttosto dolente è quella della riuscita di un buon tifo, in grado di  sostenere i ragazzi che scendono in campo, anche quando non sono in giornata di grande vena e non riescono ad offrire prestazioni brillanti. Noi non sopportiamo che ci siano degli stronzi che cominciano a fischiare al primo passaggio sbagliato o ad emettere ululati di disapprovazione se la squadra fatica ad ingranare. A maggior ragione non tolleriamo che questa gente prenda posto in curva. Dal nostro settore il sostegno deve essere  totale ed incondizionato anzi, ancora più grande quando le cose non vanno per il verso giusto. Forse sarà bene ricordare a molti “smemorati” che non molti anni addietro le nostre partite di cartello erano con la Monturanese e la Sangiorgese (con tutto il rispetto…) e che oggi invece è difficile incontrare una squadra che non abbia militato almeno in serie B (se non in serie A). Se ci teniamo veramente al bene della Fermana, dobbiamo riuscire a formare, come detto in precedenti occasioni, un corpo unico disposto ad incitare sempre e comunque i ragazzi in campo e non, invece, una massa disunita all’interno della quale molti “benpensanti” non aspettano altro che il momento di poter contestare ed insultare i propri (?) giocatori ed il proprio (?) allenatore. Abbiamo la fortuna di poter ammirare una squadra in C1 invidiata da molte parti, un patrimonio che sarebbe un vero e proprio delitto sperperare. Noi siamo una piccola cittadina che si scontra con realtà molto più grandi  e potenti. Non possiamo contare su grandi gruppi economici alle spalle,noi dobbiamo puntare tutto sulle capacità e le intuizioni dei nostri dirigenti e sull’appoggio incondizionato del nostro pubblico, appoggio, come detto, che non può e non deve mancare mai. Il grande cuore che, domenicalmente su ogni campo, ci mettono gli ultras quando gioca la Fermana, dovrebbe spingere gli altri spettatori a non assumere mai e poi mai quegli atteggiamenti tipicamente snobistici che molte volte sconfinano nella dura ed ingiusta critica verso i propri colori, atteggiamenti esclusivamente deleteri che combatteremo con tutte le nostre forze. Collegato a ciò è il discorso che riguarda la prossima trasferta, quella di Ascoli. Dal punto di vista numerico il pubblico di Fermo, nelle partite casalinghe ,è un pubblico stupendo. Oltre 3000 spettatori di media per una città come la nostra, sono un vero e proprio atto di fede che si ripete puntualmente ogni 2 settimane. Il discorso invece, è completamente diverso per quel che riguarda le trasferte. E’ ovviamente impensabile che si possano verificare grandi esodi di tifosi nei lontani e pericolosi campi meridionali, ma una trasferta come quella di Ascoli ,la più vicina nonché la più sentita ,dovrebbe spingere a recarsi al Del Duca ben più degli 800 tifosi dell’anno scorso (anche se la pioggia probabilmente ne ha scoraggiati parecchi). A tal proposito, invitiamo tutti i tifosi che andranno sicuramente ad Ascoli, a convincere i propri amici indecisi; invitiamo infine tutti quegli spettatori della centrale o delle laterali  a non indossare, per una domenica, la giacca e la cravatta bensì di munirsi di sciarpa e bandiera da esibire, poi, al Del Duca. Se la partita in casa con l’Ascoli richiama più di 5000 spettatori, perché almeno 3000 di questi non dovrebbero seguire la squadra ad Ascoli? Forse 70 km sono uno scoglio insuperabile? Se la moglie e la fidanzata protestano portate anche loro; trascorreranno una domenica diversa e probabilmente più divertente di molte altre. In conclusione, invadiamo Ascoli con tutte le nostre forze, trasferiamo in massa il “Bruno Recchioni” al “Cino e Lillo Del Duca”, dimostriamo a tutti chi è la regina delle Marche, rivendichiamo il nostro sfrenato orgoglio di essere Fermani e non ascolani e, cosa più importante di tutto il resto, facciamo capire ai “canarini”, una volta di più, che non saranno mai soli!       

 

BRIGATE GIALLOBLU 1974